sabato 28 gennaio 2012

LA GENERAZIONE DEI VIDEOGIOCHI É GIÀ PRONTA: CRESCERÀ SIMULANDO di Francesco Antinucci « Rolandociofi's Blog

LA GENERAZIONE DEI VIDEOGIOCHI É GIÀ PRONTA: CRESCERÀ SIMULANDO
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LA GENERAZIONE DEI VIDEOGIOCHI É GIÀ PRONTA: CRESCERÀ SIMULANDO di Francesco Antinucci « Rolandociofi's Blog

La scuola è (o dovrebbe essere) il luogo dell’apprendere. E’ naturale pensare che il come si apprende potrebbe essere rilevante per il suo funzionamento ma, stranamente, nessuna di queste discussioni se ne occupa. E’ dato per scontato. D’altra parte, cosa c’è di più naturale: si prende un libro, si legge, si studia e alla fine si sa. Si tratta solo di migliorare questo processo. E invece no. Il perno centrale di questo tipo di apprendimento è il testo scritto e, infatti, esso viene chiamato tecnicamente “simbolico-ricostruttivo”. La conoscenza da apprendere è formulata in linguaggio verbale; quindi, in simboli. Bisogna innanzitutto decodificare questi simboli, il che significa recuperare attraverso il loro significato ciò a cui essi si riferiscono (e questa è la parte simbolica); poi bisogna assemblare questi referenti “ricostruendo” le situazioni, gli stati di cose che le frasi del testo descrivono.
Tutto avviene nella mente: sia gli oggetti ricostruiti che i processi con cui vi si opera sono mentali. Questo lavorio mentale è cosciente e richiede attenzione: è poi più o meno difficile a seconda del numero e del tipo di operazioni che bisogna compiere per effettuare correttamente la ricostruzione. La sua caratteristica fondamentale è che non dipende dalla realtà: il testo è totalizzante e autosufficiente (al più rimanda ad altri testi); la conoscenza vi è completamente incapsulata. Se si fa bene il lavoro di lettura, decodificazione e ricostruzione, si apprende. Siccome questi lavori sono interamente mentali, l’ambiente di apprendimento migliore è quello che permette di svolgerli meglio, quello più adatto a mantenere attenzione e concentrazione; quindi un ambiente il più possibile privo di stimoli percettivi provenienti dalla realtà: la biblioteca o lo studio.



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lunedì 2 gennaio 2012

Con le nostre mani...

Tratto da: http://www.ecplanet.com/node/2950

Fonte: 100salute.it

Per recuperare uno stato di piena salute occorrono tre fasi: pulizia, esercizi di base, potenziamento.

La prima fase da considerare è quella di risistemare i malfunzionamenti del corpo fisico e della sua struttura. Con questo obiettivo in testa andremo a normalizzare la struttura, la postura ed il movimento articolare. Inoltre attraverso il massaggio di specifici punti nel corpo in corrispondenza di nervi andremo a ristabilire determinate funzioni.

Questi punti di agopuntura o meglio di digitopressione, dato che non usiamo aghi, sono nella testa e sono particolarmente utili ed efficaci.

Si tratta di un micromassaggio che va a ristabilire o potenziare alcune funzioni, come ad esempio il senso dell'olfatto.

Come fanno questi punti ad essere efficaci ed influire sugli organi? Semplice, questi punti contengono una grande quantità di recettori che hanno un riflesso immediato sugli organi associati.

Questi punti di riflesso sono connessi a fibre nervose o vasi sanguigni e tramite queste "comunicazioni" possono intervenire indirettamente sugli organi.

La dimensione e l'attività elettrica dei punti può cambiare durante la giornata, durante le ore di sonno o le condizioni di salute del corpo. Ad esempio durante una malattia i punti possono aumentare fino ad un cm di diametro.