lunedì 17 maggio 2010

APPRENDIMENTO E CONDIZIONAMENTO

Ai bambini viene spesso detto che certe forme di comportamento sono « cattive », « indecenti », o « dannose », senza spiegarne la ragione.
Questo fatto genera spesso risposte negative, che potranno condizionarsi al punto da ricomparire per tutta la vita.
Considerate il caso di una madre con un eccessivo senso di protezione nei confronti del figlio che desideri porgli certe limitazioni di comportamento.
Potrà avergli insegnato che è « male » allontanarsi dal cortile, che è « indecente » mostrare interesse per le funzioni corporali, che è « peccato » esprimere un forte desiderio e che è « dannoso » bere caffè.
Se tale condizionamento avverrà con una certa intensità cagionerà nel bambino, anche nella vita futura, sensazioni di ansia e di colpa ogni qualvolta si esporrà a stimoli simili.
Divenuto adulto, potrà provare un senso di colpa se deve allontanarsi da casa per fare un viaggio, sentirsi a disagio in situazioni che riguardano l'igiene personale, sentirsi colpevole ogni qualvolta acquisterà un oggetto di lusso e soffrire di insonnia dopo aver bevuto una tazza di caffè.
Le nostre percezioni sono influenzate dagli insegnamenti ricevuti e dalle esperienze fatte nel corso della nostra vita. Esse a loro volta, influiscono sul modo in cui i nostri processi mentali si adattano all'ambiente.
Quando le nostre situazioni ambientali suscitano risposte più negative che positive, diventiamo insoddisfatti della vita.
Questa scontentezza potrà manifestarsi in forme fisiche o emotive o in entrambe in diversa misura.
La nostra « adattabilità » è scarsa.
Dobbiamo cercare dei mezzi per accrescere la frequenza e l'intensità delle nostre soddisfazioni, le nostre risposte positive.
Esistono tre diversi modi per ottenere questo.
  • Cambiare il nostro ambiente, una soluzione che può essere o meno possibile o pratica, o essendolo, non costituire il rimedio idoneo.
  • Tentare di aumentare la nostra adattabilità.
  • Provare ad alterare le nostre percezioni.

Modificare il nostro schema di credenze è possibile attraverso un lavoro di de-programmazione e riprogrammazione, l'unica difficoltà è volerlo veramente e permettersi di sperimentare un altro modo di essere nel mondo.

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