di: Enrico Loi
Registrando simultaneamente l'attività di centinaia di neuroni nei topi vivi, alcuni ricercatori hanno identificato gli ammassi di cellule cerebrali che agiscono insieme per formare e immagazzinare i ricordi.
Registrando simultaneamente l'attività di centinaia di neuroni nei topi vivi, alcuni ricercatori hanno identificato gli ammassi di cellule cerebrali che agiscono insieme per formare e immagazzinare i ricordi.
Tipicamente l'attività cerebrale viene misurata in uno o in pochi neuroni alla volta.
Ma poiché i comportamenti complessi, come l'apprendimento e la memoria, dipendono dall'azione di grandi insiemi di neuroni, è necessario determinare come queste cellule lavorano insieme per consentire la formazione di ricordi.
I ricercatori della Princeton University hanno registrato simultaneamente l'attività elettrica di gruppi di fino a 260 neuroni singoli dell'ippocampo del topo, la struttura cerebrale responsabile per la formazione dei ricordi di luoghi ed eventi.
I ricercatori hanno registrato quest'attività in risposta a tre differenti tipi di condizioni di allarme.
Gli autori hanno scoperto che ogni stimolo produceva schemi di attività cerebrale differenti e hanno identificato le unità di codifica di base nell'ippocampo, ovvero i gruppi di neuroni che rispondono ai diversi stimoli.
Questi gruppi forniscono una base neurale plausibile e in tempo reale della formazione dei ricordi.
Inoltre, gli schemi di attivazione dei gruppi di neuroni possono generare un set di codici cerebrali che, proprio come il codice genetico, sembra essere universale e comune a differenti individui e diverse specie.
Istituzione scientifica citata nell'articolo:
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