Esiste un collegamento immediato fra categorizzazione percettuale e memoria, come si può desumere dall'esistenza di una coscienza primaria presente anche negli animali.
Esiste un aspetto centrale nella funzione cerebrale che concerne concetti e la formazione di concetti.
Concetti diversi non solo possono essere collegati in ordini particolari durante il pensiero ma possono anche concernere gli ordinamenti che implicano memoria e successione spaziotemporale.
I concetti sono necessari per la formazione della memoria di valori e categorie ritenuta essenziale per la coscienza primaria.
I concetti sono difficili da definire e la loro esistenza e le loro basi neurali devono essere inferiti indirettamente dai dati sperimentali.
Inoltre si è tentati di considerare i concetti come proprietà del linguaggio; ma non è così.
Si può infatti sostenere con buone ragioni che anche animali privi di vere capacità linguistiche, come gli scimpanzé, hanno concetti e che i concetti vengono acquisiti prima del linguaggio. Occorre resistere alla tentazione di pensare che i concetti siano semplicemente immagini mentali o che siano essi stessi il linguaggio del pensiero.
Un animale capace di formare concetti è in grado di identificare una particolare cosa o azione e controllarne il comportamento futuro, in un modo più o meno generale, proprio sulla base di tale identificazione: in particolare agisce come se fosse in grado di formare giudizi fondati sul riconoscimento dell'appartenenza a categorie o di integrare particolari in universali.
Tale riconoscimento non solo si fonda sulla categorizzazione percettuale, ma deve essere anche relazionale.
Le capacità di formazione dei concetti devono permettere la valutazione delle conseguenze obiettive di azioni e la generalizzazione da una classe di stimoli a un'altra, e devono essere in grado di assimilare contenuti nuovi.
Durante l'evoluzione e anche nell'individuo i concetti precedono il linguaggio e il significato.
La formazione dei concetti precede la semantica.
I concetti prendono l'avvio dai materiali forniti dall'apparato percettuale, sono costruiti dal cervello e richiedono la memoria.
Diversamente dalla parola, non sono convenzionali o arbitrari non sono legati a una comunità linguistica e non dipendono da una presentazione sequenziale.
Nella loro forma più complessa, i concetti possono servire di base a schemi di immagini, compendiando una varietà di situazioni fisiche generali.
La formazione di concetti è relazionale, può essere usata per l'identificazione e per un'ulteriore generalizzazione su cose e rapporti nel mondo ed è perciò una condizione necessaria ma non sufficiente per la semantica nella misura in cui nell'uso presente consideriamo i concetti diversi da parole, significati e linguaggio.
Queste considerazioni suggeriscono che la capacità di avere concetti deve aver richiesto l'evoluzione di regioni cerebrali capaci di particolari funzioni, evolutesi in epoche più recenti ma tuttavia fondate strutturalmente sulle funzioni anteriori della categorizzazione percettuale, della memoria e dell'apprendimento.