QI GONG PER LA SALUTE DI CORPO, MENTE, SPIRITO
Realizzate le tre regolazioni si sono poste le basi per una pratica del qigong capace di allenare l’energia di corpo, mente e spirito, vale a dire dell’essere nell’insieme delle sue manifestazioni.
La regolazione del corpo / Tiao xing
Per regolazione della forma s'intende quella della posizione del corpo, sia statica che in movimento.
Per regolazione della forma s'intende quella della posizione del corpo, sia statica che in movimento.
L'energia scorre in accordo con la posizione del corpo.
Se la posizione del corpo è corretta e non vi sono tensioni muscolari l’energia fluisce liberamente dappertutto.
Il rilassamento del corpo facilita il rilassamento della mente, così come è vero il contrario.
Alcuni Maestri, tra i quali Liu Dong, privilegiano, anche in termini temporali la regolazione del Cuore, perché pensano che, raggiunto lo stato di calma del Cuore, il corpo segua e si "aggiusti da solo".
Posizione eretta, verticale
Piedi in terra, testa verso il cielo. In questa posizione, più che in ogni altra si può manifestare la forza interiore del corpo, che "parte dai piedi, si sviluppa nelle gambe, si dirige alla regione sott’ombelicale (centro dell’uomo) e si espande nelle dita". Si risveglia la vitalità e la consapevolezza corporea e con essa la capacità di percezione dell’energia che anima il corpo dall’interno.
Piedi in terra, testa verso il cielo. In questa posizione, più che in ogni altra si può manifestare la forza interiore del corpo, che "parte dai piedi, si sviluppa nelle gambe, si dirige alla regione sott’ombelicale (centro dell’uomo) e si espande nelle dita". Si risveglia la vitalità e la consapevolezza corporea e con essa la capacità di percezione dell’energia che anima il corpo dall’interno.
La correzione posturale in posizione eretta si fonda, secondo la tradizione, su 18 punti che qui di seguito brevemente prendiamo in esame.
Ricordando, comunque, che quelle che seguono sono regole che non vanno interpretate rigidamente, ad evitare, a fronte di un corpo perfettamente impostato, di perdere in naturalezza e spontaneità. È utile conoscere quale sia la corretta posizione corporea da assumere e lasciare che essa si instauri spontaneamente, senza fatica o forzature, piano piano, nel corso di una pratica costante, consapevole e rilassata.
Correzione della postura del corpo in 18 punti
Eretti a piedi paralleli: il peso del corpo cade sui piedi, che, tra loro paralleli, si appoggiano al suolo a una distanza pari alla larghezza delle spalle. Non lasciare che le punte dei piedi si divarichino e distribuire il peso del corpo su tutto il piede, compresa la parte anteriore, permettendo al punto KI-1 yongquan di entrare in contatto con la terra e di attingere alle sue energie.
Ginocchia leggermente flesse: i Maestri di qigong invitano a tenere le gambe "piegate e non piegate", vale a dire a mantenere morbida l’articolazione del ginocchio, senza rigidità, per favorire la circolazione di energia e sangue e, al tempo stesso, creare le condizioni per una corretta posizione della struttura corporea situata più in alto.
Ginocchia leggermente flesse: i Maestri di qigong invitano a tenere le gambe "piegate e non piegate", vale a dire a mantenere morbida l’articolazione del ginocchio, senza rigidità, per favorire la circolazione di energia e sangue e, al tempo stesso, creare le condizioni per una corretta posizione della struttura corporea situata più in alto.
Con la pratica del lavoro in piedi (zhangong) si piegano di più le anche e di conseguenza le gambe divengono forti e naturalmente si abbassa il proprio baricentro , ottenendo un migliore radicamento; badare, tuttavia, a non oltrepassare con la proiezione delle ginocchia la punta dei piedi.
Anche rilassate: il rilassamento delle anche è la condizione necessaria perché gli arti inferiori si possano muovere liberamente nella pratica del qigong, senza compromettere la posizione eretta della colonna. Tenere le anche morbide e spinte in basso consente anche di lasciare andare le tensioni a livello del perineo; energeticamente questo significa permettere l’apertura del punto VC- 1/huiyin1 dove avviene la riunione dello yin e dello yang.
'Cavallo’ arrotondato: questa espressione indica che le cosce vanno mantenute tra loro distanti come quando si è seduti in groppa a un cavallo. Per raggiungere tale risultato occorre mantenere le ginocchia aperte e perpendicolari agli alluci, oltre che spingere in basso le anche. Ciò permette di regolare il tono della muscolatura perineale, consentendo, di conseguenza, la risalita dell’energia dalle gambe al tronco e impedendo perdite di energia vitale attraverso gli orifizi inferiori (2 )dell’energia.
Innalzare l’ano: questo atto viene percepito come un 'tirar su' a livello dello sfintere anale.
Tirare in dentro l’addome:la parete addominale, subito sopra l’osso pubico, viene leggermente tirata in dentro; in tal modo il coccige punta verso terra e il bacino è in posizione da favorire il flusso dell'energia attraverso il corpo.
Rilassare la vita (3): è il risultato dell’aver assunto una posizione corretta con le ginocchia e le anche. È, a sua volta, il punto chiave del rilassamento della muscolatura dorso – lombare, indispensabile per attivare il punto GV4/mingmen e il dantian inferiore. Va pure sottolineata l’importanza del rilassamento di questa regione in funzione della circolazione energetica nel meridiano staordinario daimai, che circonda, a livello della cintura, tutti i meridiani (4 )che corrono longitudinalmente lungo il tronco.
Rilassare la gabbia toracica: i muscoli toracici e intercostali, se rilassati permettono una buona espansione della cavità toracica e una migliore respirazione.
Estendere la colonna vertebrale: la colonna vertebrale deve ergersi senza tensioni in tutta la sua lunghezza; in questo modo l'energia non incontra ostacoli nel muoversi lungo il meridiano straordinario dumai, che corre lungo la colonna vertebrale. Per giungere a tanto è necessario mantenere il coccige, ossia l’estremità inferiore della colonna, in centro e nell’asse ed estendere verso l’alto la colonna vertebrale. È di aiuto visualizzare mentalmente la colonna come una struttura distesa ed eretta senza sforzo. È importante sentire che per tenere eretta la colonna non è necessario sollevare le spalle. L’azione congiunta del tirare in dentro il petto e distendere la colonna regola le attività di Cuore e Polmoni.
Abbassare le spalle: spingendo in basso le scapole, le spalle naturalmente discendono e la muscolatura si rilassa.
Abbassare i gomiti: piegare leggermente i gomiti verso l’esterno e subito abbandonarli alla forza di gravità; si avverte una sensazione di caduta e di apertura a livello delle articolazioni dei gomiti.
Ascelle vuote: se le spalle e i gomiti sono naturalmente rilassati, si crea uno spazio sotto le ascelle. Questo assicura il libero afflusso dell’energia agli arti superiori.
Rilassare i polsi: distendere le articolazioni dei polsi, della mano e delle dita permette all’energia di fluire e di espandersi dappertutto nelle estremità superiori, dove terminano i tre meridiani yang ( IC, IT, TR) e iniziano i tre meridiani yin (P, C, PC) della mano. Ricordiamo, inoltre, che nel centro del palmo è localizzato il punto PC-8/laogong, omologo di KI-1/yongquan, localizzato nella pianta del piede, e come quest’ultimo capace di assorbire ed emettere energia.
Sospendere il capo: il capo è tenuto eretto in centro, senza sforzo, come se fosse sospeso attraverso il punto VG-20/baihui al soffitto. In questa posizione le vertebre cervicali rimangono bene allineate e distanziate tra di loro e la muscolatura del collo e della nuca piano piano si distende e rilassa, permettendo all’energia e al sangue di fluire in alto per nutrire il cervello e gli organi di senso.
Tirare in dentro il mento: questo movimento permette di ottenere un ulteriore allungamento del collo e di meglio posizionare il capo eretto in centro, come sospeso. Il risultato è anche un rilassamento della muscolatura sternocleidomastoidea, che favorisce la discesa dell’aria attraverso le vie aeree superiori verso le basi polmonari.
Abbassare le palpebre: le palpebre superiori rilassate scendono naturalmente. Gli occhi rimangono semiaperti e lo sguardo può essere rivolto contemporaneamente verso l’interno per entrare in contatto con le sensazioni del momento e verso l’esterno, in modo soffuso, senza guardare niente di preciso.
Chiudere la bocca: le labbra sono vicine, ma non strette; e la mandibola è rilassata, per cui i denti sono vicini ma non serrati.
Toccare con la punta della lingua il palato superiore: la punta della lingua si posa con leggerezza sulla mucosa del palato superiore, dietro gli incisivi. La finalità di questa posizione è quella di creare un ponte, e perciò connettere in alto i meridiani curiosi renmai e dumai, permettendo lo scambio di yin e yang. Il risultato immediato del posare la punta della lingua sul palato superiore è quella di stimolare la produzione di saliva, che sarà tanto più abbondante, quanto più la regolazione del corpo è accompagnata da quella del Cuore e si realizza lo stato di quiete. Questa saliva, espressione della armonizzazione tra il Fuoco del Cuore e l’Acqua del Rene, che permette al primo di scendere- e si crea e percepisce lo stato di calma- e al secondo di salire – e si forma abbondante in bocca la saliva- va mentalmente condotta al dantian inferiore nel momento in cui viene deglutita. Questa saliva nutre l’energia corretta.
Per approfondire suggeriamo la lettura dei seguenti articoli:
Piedi sulla terra e testa che tende verso il cielo (seconda parte),
Piedi sulla terra e testa che tende verso il cielo (terza parte)
Note
1. VC1/ huiyin è considerato punto di rianimazione; nei pazienti collassati o in coma, ma anche negli epilettici e negli schizofrenici con turbe dello stato di coscienza, esso viene stimolato per ripristinare la comunicazione dello yin con lo yang e far ritornare i pazienti allo stato di coscienza vigile.
Anche rilassate: il rilassamento delle anche è la condizione necessaria perché gli arti inferiori si possano muovere liberamente nella pratica del qigong, senza compromettere la posizione eretta della colonna. Tenere le anche morbide e spinte in basso consente anche di lasciare andare le tensioni a livello del perineo; energeticamente questo significa permettere l’apertura del punto VC- 1/huiyin1 dove avviene la riunione dello yin e dello yang.
'Cavallo’ arrotondato: questa espressione indica che le cosce vanno mantenute tra loro distanti come quando si è seduti in groppa a un cavallo. Per raggiungere tale risultato occorre mantenere le ginocchia aperte e perpendicolari agli alluci, oltre che spingere in basso le anche. Ciò permette di regolare il tono della muscolatura perineale, consentendo, di conseguenza, la risalita dell’energia dalle gambe al tronco e impedendo perdite di energia vitale attraverso gli orifizi inferiori (2 )dell’energia.
Innalzare l’ano: questo atto viene percepito come un 'tirar su' a livello dello sfintere anale.
Tirare in dentro l’addome:la parete addominale, subito sopra l’osso pubico, viene leggermente tirata in dentro; in tal modo il coccige punta verso terra e il bacino è in posizione da favorire il flusso dell'energia attraverso il corpo.
Rilassare la vita (3): è il risultato dell’aver assunto una posizione corretta con le ginocchia e le anche. È, a sua volta, il punto chiave del rilassamento della muscolatura dorso – lombare, indispensabile per attivare il punto GV4/mingmen e il dantian inferiore. Va pure sottolineata l’importanza del rilassamento di questa regione in funzione della circolazione energetica nel meridiano staordinario daimai, che circonda, a livello della cintura, tutti i meridiani (4 )che corrono longitudinalmente lungo il tronco.
Rilassare la gabbia toracica: i muscoli toracici e intercostali, se rilassati permettono una buona espansione della cavità toracica e una migliore respirazione.
Estendere la colonna vertebrale: la colonna vertebrale deve ergersi senza tensioni in tutta la sua lunghezza; in questo modo l'energia non incontra ostacoli nel muoversi lungo il meridiano straordinario dumai, che corre lungo la colonna vertebrale. Per giungere a tanto è necessario mantenere il coccige, ossia l’estremità inferiore della colonna, in centro e nell’asse ed estendere verso l’alto la colonna vertebrale. È di aiuto visualizzare mentalmente la colonna come una struttura distesa ed eretta senza sforzo. È importante sentire che per tenere eretta la colonna non è necessario sollevare le spalle. L’azione congiunta del tirare in dentro il petto e distendere la colonna regola le attività di Cuore e Polmoni.
Abbassare le spalle: spingendo in basso le scapole, le spalle naturalmente discendono e la muscolatura si rilassa.
Abbassare i gomiti: piegare leggermente i gomiti verso l’esterno e subito abbandonarli alla forza di gravità; si avverte una sensazione di caduta e di apertura a livello delle articolazioni dei gomiti.
Ascelle vuote: se le spalle e i gomiti sono naturalmente rilassati, si crea uno spazio sotto le ascelle. Questo assicura il libero afflusso dell’energia agli arti superiori.
Rilassare i polsi: distendere le articolazioni dei polsi, della mano e delle dita permette all’energia di fluire e di espandersi dappertutto nelle estremità superiori, dove terminano i tre meridiani yang ( IC, IT, TR) e iniziano i tre meridiani yin (P, C, PC) della mano. Ricordiamo, inoltre, che nel centro del palmo è localizzato il punto PC-8/laogong, omologo di KI-1/yongquan, localizzato nella pianta del piede, e come quest’ultimo capace di assorbire ed emettere energia.
Sospendere il capo: il capo è tenuto eretto in centro, senza sforzo, come se fosse sospeso attraverso il punto VG-20/baihui al soffitto. In questa posizione le vertebre cervicali rimangono bene allineate e distanziate tra di loro e la muscolatura del collo e della nuca piano piano si distende e rilassa, permettendo all’energia e al sangue di fluire in alto per nutrire il cervello e gli organi di senso.
Tirare in dentro il mento: questo movimento permette di ottenere un ulteriore allungamento del collo e di meglio posizionare il capo eretto in centro, come sospeso. Il risultato è anche un rilassamento della muscolatura sternocleidomastoidea, che favorisce la discesa dell’aria attraverso le vie aeree superiori verso le basi polmonari.
Abbassare le palpebre: le palpebre superiori rilassate scendono naturalmente. Gli occhi rimangono semiaperti e lo sguardo può essere rivolto contemporaneamente verso l’interno per entrare in contatto con le sensazioni del momento e verso l’esterno, in modo soffuso, senza guardare niente di preciso.
Chiudere la bocca: le labbra sono vicine, ma non strette; e la mandibola è rilassata, per cui i denti sono vicini ma non serrati.
Toccare con la punta della lingua il palato superiore: la punta della lingua si posa con leggerezza sulla mucosa del palato superiore, dietro gli incisivi. La finalità di questa posizione è quella di creare un ponte, e perciò connettere in alto i meridiani curiosi renmai e dumai, permettendo lo scambio di yin e yang. Il risultato immediato del posare la punta della lingua sul palato superiore è quella di stimolare la produzione di saliva, che sarà tanto più abbondante, quanto più la regolazione del corpo è accompagnata da quella del Cuore e si realizza lo stato di quiete. Questa saliva, espressione della armonizzazione tra il Fuoco del Cuore e l’Acqua del Rene, che permette al primo di scendere- e si crea e percepisce lo stato di calma- e al secondo di salire – e si forma abbondante in bocca la saliva- va mentalmente condotta al dantian inferiore nel momento in cui viene deglutita. Questa saliva nutre l’energia corretta.
Per approfondire suggeriamo la lettura dei seguenti articoli:
Piedi sulla terra e testa che tende verso il cielo (seconda parte),
Piedi sulla terra e testa che tende verso il cielo (terza parte)
Note
1. VC1/ huiyin è considerato punto di rianimazione; nei pazienti collassati o in coma, ma anche negli epilettici e negli schizofrenici con turbe dello stato di coscienza, esso viene stimolato per ripristinare la comunicazione dello yin con lo yang e far ritornare i pazienti allo stato di coscienza vigile.
2. Per orifizi inferiori del qi si intendono gli orifizi anale e genitale.
3. Nell’alchimia interna, per analogia con l’alchimia esterna, si ritiene che il corpo sia provvisto di quanto serve per attuare la trasmutazione della materia grezza in oro. Nel dantian inferiore, dove ha luogo la trasformazione del jing in qi, grazie al ‘mulino dell’acqua’ , il Rene viene (nelle pratiche di alchimia interiore) visualizzzato come una pentola a forma di tripode, contenente acqua (il jing-essenza), che poggia sul Fuoco – lo yang del Rene. L’effetto riscaldante del Fuoco è quello di vaporizzare il jing sotto forma di vapore (energia del Rene). I tre appoggi della pentola corrispondono al perineo, regione in cui avviene la riunione dello yin e dello yang a livello del punto VC1/ huiyin . Altro punto energetico importante è il GV 4/mingmen, situato tra i due reni, che controllano le radici dell’Acqua e del Fuoco dell’organismo. Il terzo punto importante è il dantian inferiore (circa due centimetri sotto l’ombelico). Solo quando le anche e la vita sono rilassate lo sono anche i 3 punti (huiyin, mingmen e dantian) menzionati. Il centro energetico dell’uomo è intorno all’ombelico. Solo se questa area è rilassata essa può ricevere l’energia e il calore del cielo e, può, a sua volta, essere feconda e dare i suoi frutti.
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