martedì 15 dicembre 2009

LE CAUSE DEL SOVRAPPESO E LE SOLUZIONI

La moderna scienza dell'alimentazione ha accertato come non sempre l'aumento del grasso corporeo sia unicamente legato ad una iper alimentazione. Da un'analisi obiettiva, e per questo basta guardarsi attorno, è facilmente verificabile come ci siano persone che mangiano quantitativi al di sotto della media eppure non solo non perdono peso ma, al contrario, hanno la tendenza all'accumulo di grasso.
Questa evidenza è un ulteriore conferma dell'inutilità del semplice calcolo matematico per cui basterebbe togliere 300-500 calorie al giorno dal fabbisogno calorico giornaliero (calcolato con le formule teoriche) per ottenere il sospirato dimagrimento.
Le motivazioni sono da ricondurre sia a fattori fisiologici che psicologici.
Le motivazioni che portano all'aumento di peso possono essere individuate e riassunte in:
- Numero di cellule adipose ereditate o sviluppate dalla gestazione all'età evolutiva, tenendo conto che l'ereditarietà influisce con una percentuale del 30% sul soprappeso generale di un soggetto.
- Aspetto ormonale della tiroide, degli androgeni (ormoni della crescita ) e del sistema simpatico (parte del sistema nervoso).
- Dalla sensibilità agli sbalzi glicemici e insulinici.
- Desensibilizzazione agli stimoli di sazietà a livello d'ipotalamo (serotonina), Leptina (ormone delle riserve lipidiche), CCK (colecistichinina, polipeptide responsabile dell'indice di sazietà).- Situazione umorale, psicologica, caratteriale (insoddisfazione e mancanza di autostima).- Squilibri alimentari sia qualitativi che quantitativi e di distribuzione oraria.
- Alti livelli di stress con ricerca di gratificazione e cortisolemia.
- Ipocinesi (mancanza di attività fisica) e bassi livelli di tessuto muscolare. La sedentarietà può infatti momentaneamente rallentare una parte degli enzimi deputati alla lipolisi, inoltre il QR (Quoziente Respiratorio, parametro che indica il tipo di carburante utilizzato) si sposta verso l'utilizzo di carboidrati e non di grassi.
- Presenza di eventuali intolleranze e allergie.
- Scarsa presenza di grasso bruno, un tessuto adiposo ereditato dall'infanzia e dotato di una grande attività metabolica.
Quindi in sintesi:
- Ciò che conta è la qualità e non la quantità dei cibi.
- Non tutte le calorie sono uguali. Cibi diversi hanno riscontri metabolici diversi.
- Non tutti i momenti del giorno sono uguali per assumere determinati alimenti (cronobiologia).
- Il numero di pasti influenza i livelli glicemici e la tendenza ad accumulare grasso.
- In carenza calorica cronica il corpo tende a distruggere massa magra.
- Ogni persona ha un suo peso forma determinato dalla struttura scheletrica, dal muscolo e da equilibri dettati da un sistema denominato ponderostato (peso a cui tendiamo).
- Necessità di aumentare l'autostima e la gratificazione.
- Attività fisica mirata a migliorare la massa magra ed il metabolismo basale. Infatti la termogenesi è alla base del concetto di dissipazione del calore.
- Importante eseguire test ematici per verificare l'equilibrio generale dell'organismo.
Non è importante mangiare meno, ma consumare di più!
Regole chiave per il successo e consigli pratici
Per raggiungere l'obiettivo totale sarebbe importante (anche se IMPEGNATIVO, ma non impossibile) riuscire a mettere perfettamente in atto queste 5 regole tenendo presente che bisogna evitare tutti quei metodi dimagranti che tendono a colpevolizzare chi non riesce a stare a dieta:
1) Regime alimentare corretto rapportato ai gusti personali, alla facilità di reperimento del cibo, alle abitudini, alla biotipologia metabolica, alla cronobiologia ormonale, alle eventuali intolleranze.
2) Attività fisica costante, sufficiente, mirata, personalizzata, gradita e stimolante (secrezioni delle endorfine gratificanti).
3) Atteggiamento mentale positivo e motivato, aiutati da ambienti e persone che possano sostenere le scelte e limitare le fonti di stress rinforzando l'autostima nelle proprie possibilità.
4) Giusto sostegno e bilanciamento dell'organismo con il corretto apporto idrico e con l'introduzione di metodiche ed integratori che possano aiutare a riequilibrare e stabilire l'osmosi generale dei sistemi biologici.

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