giovedì 11 giugno 2009

Alla ricerca delle chiavi della nostra esistenza

per approfondire le tematiche trattate nella Scuola di Scienze Quantistiche, consigliamo l'ultimo libro del fisico Vittorio Marchi:
L'UNO DETTO DIO, Macroedizioni
Siamo davvero convinti di essere solo un aggregato di cellule, o siamo qualcosa di più ? La morte ha un ruolo ? È necessaria ? Chi muore ? Siamo sicuri di morire ? Ecco un libro che si pone delle grandi domande !
Chi se le pone è un ricercatore, insegnante di fisica, compagno di stanza e di studi di Enrico Fermi.
Ed è affidandosi all'attuale sviluppo del contesto scientifico che l'autore mette a disposizione informazioni e strumenti per lo scioglimento di convinzioni e credenze che alla luce della “nuova scienza” non appaiono più così ineccepibili.
Per dirla con l'autore si tratta di: “un viaggio analitico attraverso scienza e coscienza che si propone di sondare le esperienze degli astronauti della scienza del mondo occidentale e quelle degli psiconauti della coscienza del mondo orientale, così inconsapevolmente vicini...
E chi li ha ravvicinati ? Le ultime scoperte della fisica quantistica”.
Sapevate per esempio che i quanti sono particelle quando li guardiamo e onde quando non li guardiamo ? Le proprietà di una particella non esistono finché non sono osservate. Può un fisico che si occupa del visibile arrivare a cogliere ciò che colglie il mistico, che indaga l'invisibile ?
Questo libro è la prova comprensibile che non si tratta più di scegliere e dividere, ma di armonizzare.
TUTTO È UNO. “Tu sei il mondo!” dicono i saggi.
Ebbene lo afferma anche il principio fisico della simmetria assoluta, “Se effettivamente vogliamo un mondo migliore, nel bene e nel male, dobbiamo incominciare a capire che nessuno può sfuggire ala sua legge: quel mondo siamo noi”.

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